L’obiettivo della giustizia è la soddisfazione delle parti coinvolte, il ripristino dell’equità e il raggiungimento di soluzioni che siano durature e soddisfacenti per tutti. Tuttavia, il tradizionale sistema giudiziario spesso mette in secondo piano questi obiettivi, concentrandosi invece sulla risoluzione delle dispute attraverso sentenze e punizioni. In questo contesto, la giustizia riparativa emerge come un mezzo per ottenere una vera soddisfazione per tutte le parti coinvolte passando dalla tradizionale logica del reato/pena a quella più concreta del conflitto/riparazione.
Un Nuovo Approccio alla Giustizia:
La giustizia riparativa è un approccio alternativo alla risoluzione delle dispute che mette al centro l’empatia, la comunicazione e la collaborazione tra le parti coinvolte. Piuttosto che cercare di sconfiggere l’altra parte in tribunale, la giustizia riparativa mira a trovare soluzioni che soddisfino le esigenze e le preoccupazioni di entrambe le parti. Questo approccio rappresenta una svolta fondamentale nella concezione della giustizia, poiché si concentra sulla riconciliazione, sulla comprensione reciproca e sulla riparazione dei danni.
E’ proprio questo il caso che mi sono trovata ad affrontare qualche mese fa. Due persone, estranee l’una all’altra, si sono trovate coinvolte in un sinistro stradale per negligenza. Non vi era quindi alcun attrito tra di essi e nessun motivo per tramutare la questione in una questione legale litigiosa, in cui aggrapparsi a futili e pretestuose colpe pur di vincere in causa.
Ebbene, una delle parti coinvolte ha subito un danno fisico, senza conseguenze, risolvibile con un paio di giorni di malattia. L’altra parte si è vista applicare seccamente l’art. 90 delle Legge sulla circolazione stradale, che vede applicare sanzioni penali, e che avrebbe avuto possibili conseguenze sul suo permesso di lavoro, in quanto straniero non residente. La procedura penale prevede la possibilità di tentare una conciliazione in fase di apertura dell’inchiesta. La soluzione in questo caso fu che con la riparazione pecuniaria del danno, fisico subito, anche in caso di reati d’ufficio, si è potuto prescindere dal rinvio a giudizio. Abbiamo quindi avuto una soddisfazione pecuniaria per chi ha subito il danno, e l’aver salvato il permesso di lavoro per colui che senza volontà si è trovato coinvolto in un sinistro, potendo quindi concludere che il ricorrere alla giustizia riparativa offre una via verso la soddisfazione reale in un sistema legale spesso incentrato su processi formali e sentenze.