Fino a questo momento abbiamo parlato della tutela dell’immagine personale nel mondo quotidiano, ma vi sono circostanze in cui una persona fa della propria immagine il proprio lavoro, stiamo parlando di coloro che lavorano come modelli.
Siamo quindi in un ambito lavorativo, e sebbene le tutele non manchino, bisogna fare un approfondimento in più.
L’immagine rappresenta per i modelli una risorsa economica fondamentale. Non si tratta solo del loro aspetto fisico, ma anche della percezione pubblica, del brand personale e delle opportunità lavorative che essa può generare. La tutela legale dell’immagine diventa quindi cruciale per evitare abusi, usi non autorizzati o danni alla reputazione.
La prima risorsa a disposizione per salvaguardare la tutela è sicuramente il contratto che disciplina l’uso dell’immagine. Occorre innanzitutto che nn contratto ben strutturato deve specificare con precisione come e dove verrà utilizzata l’immagine. Ad esempio, se un modello firma per una campagna pubblicitaria per un brand di moda, il contratto dovrebbe indicare se l’immagine verrà usata solo online, su cartelloni pubblicitari o per spot televisivi.
Il compenso deve essere proporzionato alla portata della campagna. Ad esempio, un’immagine utilizzata in una campagna globale richiederà un compenso maggiore rispetto a una campagna locale e biosgna sempre prevedere un diritto di revoca o di controllo, ovvero inserire quella clausola che consente di richiedere l’immediata rimozione dell’immagine qualora essa sia stata utilizzata inn maniera inappropriata, ad esempio quando un modello scopre che la sua immagine è stata associata a un prodotto o un servizio non concordato (come un’iniziativa politica o un prodotto non etico).
Quando l’immagine viene utilizzata senza autorizzazione, i modelli possono agire legalmente e promuovendo, con un’adeguata assistenza legale, azioni giudiziarie per ottenere un risarcimento, come nel caso in cui un brand usa la foto di un modello senza permesso, ad esempio sui social media, il modello può chiedere un risarcimento economico proporzionato all’uso commerciale dell’immagine, o in casi più urgenti, promuovere provvedimenti urgenti, richiedendo un’ingiunzione per fermare immediatamente l’uso illecito dell’immagine.
Per fare un esempio di uso improprio dell’immagine, ipotizziamo che un modello abbia firmato un contratto per una campagna pubblicitaria di una linea di abbigliamento sportivo. Tuttavia, il brand decide successivamente di riutilizzare la stessa immagine per promuovere un integratore alimentare, senza avvisare il modello né riconoscergli un compenso aggiuntivo.
In questo scenario è sicuramente opportuno agire per richiede un’immediata rimozione dell’immagine e un eventuale risarcimento danni.
Se presente, sarebbe opportuno coinvolgere l’agenzia di rappresentanza. Infatti, in questi ambiti, le agenzie di rappresentanza svolgono un ruolo cruciale nella protezione dell’immagine dei modelli, garantendo contratti conformi alla legge e vigilando sull’utilizzo corretto delle immagini.
Nel successivo articolo parlerò di un caso di cui mi sono occupata recentemente e che implicava una responsabilità dell’agenzia per inadempimento contrattuale.