Una pratica tristemente diffusa è quella di abusare delle procedure fallimentari per eludere i propri creditori. Infatti, oggi giorno un imprenditore che fallisce, può continuare ad esercitare sotto un’altra società, e chi rimane danneggiato sono i soli creditori, o dipendenti, compromettendo di riflesso la stabilità del mercato e la fiducia degli investitori.
Questa problematica, che ha generato preoccupazioni crescenti negli ultimi anni, ha portato all’introduzione della Legge federale sulla lotta contro l’abuso del fallimento che entrerà in vigore il prossimo gennaio 2025, e che mira ad ostacolare questo tipo di abuso con l’adozione di diverse misure prevenzione.
Questi fenomeni di abusivismo presentano già delle connessioni con il Codice penale. Basti solo pensare al reato di cattiva gestione ex art. 165 CP o bancarotta fraudolenta ex art. 163 CP che si realizzano a seguito di un fallimento.
Ma il Codice penale, oltre ad offrire le misure di repressione, offre anche strumenti di prevenzione, come quello previsto all’art. 67 CP, ovvero l’interdizione dall’esercizio di una professione, ovvero quella misura che permette al giudice di vietare a una persona di esercitare una funzione in un’impresa.
Con l’avvento della Legge federale sulla lotta contro l’abuso nel fallimento sarà modificato l’art. 67a del Codice penale nel senso che l’interdizione riguarderà l’impossibilità per il debitore di impiegarsi in qualsiasi altra attività esercitata in una funzione iscritta nel registro di commercio.
E dal momento che l’interdizione, in via di principio, vieta qualsiasi attività indipendente, l’interdizione di esercitare un’attività vale anche per tutti gli organi di fatto che non sono iscritti nel registro di commercio.
E’ chiaro che la tutela è volta alla stabilità del mercato e alla fiducia dei creditori. Ed è proprio per questo motivo che la legge introduce altresì meccanismi di controllo più rigidi per identificare e prevenire i casi di abuso. Le autorità avranno maggiori poteri di indagine e saranno in grado di agire più rapidamente per fermare comportamenti sospetti.
Saranno inoltre implementati sistemi di monitoraggio continuo per le aziende, con particolare attenzione a quelle che mostrano segni di difficoltà finanziaria. Questo permetterà di intervenire preventivamente, evitando che la situazione degeneri in abuso.
Vi è quindi da attendersi che l’introduzione di questa nuova legge sia destinata a produrre una serie di effetti positivi sull’economia svizzera. In primo luogo, si prevede un miglioramento della fiducia degli investitori e dei creditori, grazie alla maggiore trasparenza e alla riduzione dei rischi associati all’abuso del fallimento. Inoltre, le aziende saranno incentivate a gestire le proprie finanze in modo più responsabile, contribuendo così alla stabilità complessiva del mercato.