Con questo articolo analizziamo una categoria precisa di reati che può verificarsi sul posto di lavoro e in altri contesti: le molestie sessuali. Si tratta di comportamenti che la legge svizzera prende molto seriamente, con conseguenze sia penali che civili.
Cosa si intende per molestie sessuali
Le molestie sessuali possono manifestarsi in forme diverse. Tra le principali:
- commenti o battute a sfondo sessuale;
- contatti fisici indesiderati;
- avances non richieste, verbali o fisiche;
- minacce o ritorsioni dopo un rifiuto di natura sessuale;
- diffusione di materiale pornografico o offensivo.
Tutte queste condotte hanno rilevanza penale. La legge prevede pene detentive fino a dieci anni, a seconda della gravità del fatto. Chi vuole sporgere denuncia deve inoltre rispettare i termini di prescrizione, che variano a seconda del reato.
Abusi sessuali in condizioni di dipendenza
In ambito penale assumono un ruolo centrale gli abusi commessi da chi sfrutta una condizione di dipendenza psicologica della vittima.
È il caso, ad esempio, del datore di lavoro o del superiore che usa la propria posizione per ottenere comportamenti sessuali o esercitare pressioni in tal senso.
Proprio per la delicatezza di questi casi, è essenziale rivolgersi a un legale fin dall’inizio, così da evitare ritardi che potrebbero pregiudicare la procedura penale.
La tutela della Legge federale sulla parità (LPar)
Oltre alla protezione penale, il diritto svizzero prevede una tutela specifica nel mondo del lavoro tramite la Legge federale sulla parità (LPar).
La LPar vieta ogni forma di discriminazione basata sul sesso, diretta o indiretta. Il divieto riguarda vari ambiti: assunzioni, salari, condizioni di lavoro, promozioni e licenziamenti.
La legge considera le molestie sessuali come una forma di discriminazione. Include anche le situazioni in cui il datore penalizza chi utilizza congedi parentali o cerca di conciliare lavoro e vita familiare.
Chi subisce molestie o discriminazioni può chiedere al giudice:
- un risarcimento fino a sei mesi di stipendio;
- una protezione contro eventuali licenziamenti ritorsivi, spesso temuti da chi intende far valere i propri diritti.
Obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro non è un soggetto passivo. Ha l’obbligo legale di adottare misure preventive e correttive per garantire un ambiente di lavoro sicuro, rispettoso e libero da discriminazioni o molestie sessuali.
Questo dovere vale per ogni azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni. Ignorare o sottovalutare il problema espone il datore al rischio di sanzioni e azioni giudiziarie, oltre che a gravi danni reputazionali — soprattutto se le molestie provengono da dipendenti dell’azienda.
È importante intervenire anche quando i comportamenti non hanno ancora causato un danno concreto ma possono creare un clima ostile o intimidatorio.