Oggi voglio riprendere un argomento importante menzionato nel mio ultimo articolo: cosa succede quando sul posto di lavoro si verificano molestie, e quali responsabilità dirette ha il datore di lavoro in queste situazioni? Per farlo, analizzeremo un caso concreto trattato dalla Seconda Camera civile del Tribunale d’Appello (decisione nr. 12.2020.6 del 24 settembre 2020).
In quella causa una cameriera-cassiera ha denunciato di essere stata vittima di molestie e maltrattamenti da parte di un collega, un cuoco. Quest’ultimo non era il datore di lavoro, ma semplicemente un altro dipendente. La cameriera aveva segnalato le molestie alla gerente del locale, che avrebbe dovuto intervenire per risolvere la situazione.
Invece, la gerente non solo non ha preso provvedimenti per fermare le molestie, ma ha addirittura licenziato la cameriera. Questo comportamento, anziché proteggere la vittima, ha violato i doveri previsti dalla legge.
La cameriera ha deciso di portare il caso in tribunale, che le ha dato ragione. In primo grado, e successivamente in appello, le sono state riconosciute due forme di indennità: una prima indennità per le molestie subite , prevista dall’articolo 5 cpv. 3 della Legge sulla parità (LPar), unitamente ad un’indennità per licenziamento abusivo, stabilita dall’articolo 336a del Codice delle Obbligazioni (CO), poiché è stato appurato che il licenziamento era una ritorsione.
Entrambe le somme sono state calcolate in base agli stipendi e sono state addebitate alla datrice di lavoro.
Perché il Datore di Lavoro è Responsabile?
Anche se non è stato il datore di lavoro a commettere direttamente le molestie, ha comunque la responsabilità di garantire un ambiente lavorativo sicuro e rispettoso. Nel caso specifico, la gerente, informata delle molestie, non solo non ha agito per fermarle, ma ha invitato la vittima a “essere paziente” con il collega. Questo comportamento è stato giudicato inadeguato e lesivo dei diritti della dipendente.
La legge è chiara: il datore di lavoro deve adottare tutte le misure necessarie e ragionevoli per prevenire abusi e molestie sul posto di lavoro. Se è informato di una situazione negativa, ha il dovere di intervenire in modo efficace.
Questo caso dimostra quanto sia fondamentale per il datore di lavoro, o chi ne fa le veci, assumersi la responsabilità di proteggere i propri dipendenti. Garantire un ambiente lavorativo sano non è solo un obbligo morale, ma anche un dovere sancito dalla legge.
Vale anche la pena ricordare che, accanto alla responsabilità del datore di lavoro, restano sempre aperte le vie legali, sia civili che penali, contro l’autore diretto delle molestie.